I.N.M.A.C.I.

Istituto Nazionale per la Mobilità Autonoma di Ciechi ed Ipovedenti
Fondato da Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti APS-ETS e Associazione Disabili Visivi APS-ETS.

L'Istituto Nazionale per la Mobilità Autonoma di Ciechi e Ipovedenti (I.N.M.A.C.I.) è stato costituito dalle maggiori associazioni di persone con disabilità visiva che si occupano da tempo degli ausili per la loro mobilità, L'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ONLUS e l'Associazione Disabili Visivi ONLUS, per costituire un fronte unico e perfettamente concorde in merito alle soluzioni da dare ai problemi che si presentano in questo campo.

L'I.N.M.A.C.I. è nato per dare risposte univoche e certe ad esigenze di varia natura e che fanno capo a diversi soggetti, ma che discendono tutte da un principio basilare: l'integrazione sociale, culturale e lavorativa delle persone con disabilità visiva è strettamente connessa anche con la loro capacità di muoversi nello spazio naturale e costruito in piena sicurezza e autonomia.

Questa esigenza è stata attualmente elevata a rango di diritto soggettivo perfetto ed esigibile da una serie di norme e di regolamenti e, da ultimo, dalla ratifica della Convenzione dell'ONU sui diritti delle persone con disabilità, operata dal Parlamento italiano con legge 3 marzo 2009 n. 18.

L'I.N.M.A.C.I. è l'organismo interassociativo preposto a fornire le indicazioni necessarie agli Enti pubblici e ai privati per metterli in condizione di ottemperare alle norme che tutelano questi diritti.

 

 Barriere architettoniche e barriere percettive

Si sente molto parlare da qualche decennio di barriere architettoniche, ma la maggior parte dell'opinione pubblica e, purtroppo, anche dei politici, dei pubblici amministratori e dei professionisti del settore tecnico e di quello legale, ritengono che esse coincidano con gli ostacoli fisici (gradini, porte strette, pendenze eccessive) che impediscono i movimenti delle persone su sedia a ruote, dimenticando che della galassia delle persone con disabilità fanno parte anche i non vedenti e gli ipovedenti, per i quali gli ostacoli fisici hanno scarsa o nulla importanza. Infatti, per le persone con disabilità visiva le barriere architettoniche sono "la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l'orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo" (DPR n. 503/1996, Art. 1.2.c). Queste ultime sono chiamate "barriere percettive" o "barriere localizzative" e devono tassativamente essere superate anch'esse.

 Gli scopi dell'I.N.M.A.C.I.

Partendo dalla constatazione della scarsa conoscenza, sia della normativa vigente, che delle soluzioni veramente idonee a risolvere i problemi di orientamento e sicurezza di chi non vede o vede male, l'I.N.M.A.CI. si prefigge i seguenti scopi: 

  • diffondere la cultura dell'accessibilità e della progettazione ampliata nell'opinione pubblica e fra i progettisti pubblici e privati;
  • diffondere la conoscenza della normativa specifica di settore fra i Pubblici Amministratori e fra tutti i soggetti che intervengono nel procedimento per la costruzione, ristrutturazione o modifica di spazi o edifici pubblici o privati aperti al pubblico (progettisti, direttori dei lavori, responsabili del procedimento, collaudatori);
  • far conoscere ai medesimi soggetti gli "accorgimenti e segnalazioni" che sono genericamente prescritti dalla legge, ma che sono individuati nella loro specificità dalle associazioni che tutelano e rappresentano i non vedenti e gli ipovedenti;
  • fornire agli Enti pubblici e privati e ai professionisti le indicazioni indispensabili affinché i segnali tattili e sonori risultino concretamente efficaci per l'orientamento e la sicurezza dei disabili visivi, redigendo in alcuni casi gli specifici progetti esecutivi che risultano in tal modo sicuramente efficaci e validati come tali.
  • evitare che vengano ancora realizzate opere pubbliche o strutture private aperte al pubblico in violazione della normativa vigente con le conseguenze negative di carattere civile, penale o contabile per i responsabili;
  • evitare che siano utilizzati materiali o ausili non idonei o collocati in modo errato, , con spreco di pubblico denaro e conseguente responsabilità per danno erariale o per risarcimento danni in caso di opere private; 
  • stimolare le persone con disabilità visiva a seguire corsi di Orientamento e Mobilità tenuti da personale altamente qualificato; 
  • istruire i non vedenti all'uso migliore degli ausili tattili ed elettronici per la loro sicurezza e il comfort negli spostamenti.
  

 Attività dell'I.N.M.A.C.I.

Le modalità per conseguire gli scopi dell'Istituto consistono in:

Organizzazione di seminari e corsi di formazione e di informazione rivolti ai tecnici di Enti pubblici e privati;

  • Organizzazione di seminari e corsi di aggiornamento in collaborazione con gli Ordini professionali (Ingegneri, Architetti, Geometri), per la formazione di esperti nel settore della progettazione dei segnali e percorsi tattili sul piano di calpestio, integrati con tecnologie elettroniche avanzate;
  • Organizzazione di corsi teorico-pratici per l'uso degli ausili alla mobilità per i non vedenti;
  • Validazione di progetti di segnali e percorsi tattili predisposti dalle ditte produttrici dei vari materiali.